Le Logge di San Giovanni non sono associazioni segrete.
Lo ha riconosciuto il PM di Genova che ha archiviato l’indagine nata dalla “scoperta” della loggia “Compagnia del Falcone”, formata da venti fratelli che si riunivano pacificamente per parlare di argomenti esoterici.
Il fenomeno di logge indipendenti denominate “logge di San Giovanni”, negli ultimi tempi ha registrato un forte incremento dovuto nella maggior parte alla insofferenza verso le sovrastrutture chiamate “Obbedienze”, che raccogliendo un numero elevato di logge, finiscono col compromettere, tra burocrazia e autoritarismo dei capi, l’anelito di libertà che spinge ad aderire alla Massoneria.
E’ bene ricordare che il nucleo essenziale che ha dato vita alla Massoneria è proprio la loggia; l’Obbedienza è venuta in un secondo momento, precisamente nel 1717, quando nella storica locanda londinese si unirono quattro logge per formare la Gran Loggia Unita di Londra.In Italia la prima aggregazione prese forma a Napoli nel 1750, su iniziative di tre logge che costituirono un Ordine e conferirono la carica di Gran Maestro a Raimondo de Sangro Principe di San Severo.
Ma l’identità massonica ha continuato a rifarsi alla loggia piuttosto che alla Obbedienza, come dimostra l’impostazione degli Statuti Generali dell’Ordine dei liberi Muratori del 1820, legge fondamentale seguita in tutta Italia.
Se esotericamente l’attività massonica di una loggia di San Giovanni può dirsi corretta - purché derivata da un potere tradizionale, dedita esclusivamente a lavori massonici e non nata dal nulla- di fronte alla legge, il diritto di associarsi garantito a tutti i cittadini dall’art. 18 della Costituzione deve confrontarsi con il divieto sancito dalla legge 17/1982 contro le associazioni segrete, che sono considerate tali se, oltre a nascondersi e ad occultare i soci, interferiscono nell’attività delle istituzioni pubbliche.
I due elementi devono coesistere, quindi correttamente il PM di Genova ha archiviato il caso perché la Compagnia del Falcone non faceva altro che discutere temi esoterici, ma le logge che non danno segni della loro esistenza si espongono ad iniziative inquisitorie per il solo fatto di appartenere al mondo massonico, guardato, almeno in Italia, con sospetto e spesso oggetto di aperta avversione.
L’ombra della P2 che tuttora grava sulla Massoneria, purtroppo espone qualsiasi formazione non manifesta, anche la più corretta dal punto di vista etico e iniziatico, al dubbio che possa interferire negli affari dello Stato. Fin quando non sarà attuato un regime giuridico più liberale e garantista, che detti regole a favore e non contro le associazioni, le logge di San Giovanni che non si danno una forma giuridica in grado di stornare ogni sospetto, continueranno ad essere perciò esposte a sgradevoli iniziative inquisitorie, come nel caso della Compagnia del Falcone.